In malora l’eterno petrarchismo degli Italiani

Agli studenti prossimi al Diploma, il Servizio Scuola Educazione e Biblioteche propone, nell’ambito del progetto “Per un anniversario petrarchesco 1374-2024. Francesco Petrarca nell’opera di Umberto Saba” curato da Alessandra Sirugo, la conversazione di Andrea Afribo, Professore di Linguistica italiana presso l’Università degli Studi di Padova, “In malora l’eterno petrarchismo degli Italiani”. Fortuna e sfortuna di Petrarca nel Novecento alle 11 presso l’Aula Magna della Succursale del Liceo Classico e Linguistico Statale “Francesco Petrarca” di via Tigor 22.

Il titolo della conferenza cita una famosa sfuriata antipetrarchesca di Umberto Saba riportata dal poeta Vittorio Sereni in un’intervista del 1978.

Sereni – Conversando un giorno con Saba mi capitò di menzionare tre dei suoi più mirabili versi: la bocca / che prima mise alle mie labbra / il rosa dell’aurora
Saba – Secondo te, a chi apparteneva quella bocca?
Sereni – Mah, dico io, sarà stato il primo amore…
Saba – In malora l’eterno petrarchismo degli italiani. Era una puttana, una dolce e celeste puttana!

E ancora Saba in una lettera ad Arnaldo Mondadori datata 1958, lamentandosi della critica di Aldo Borlenghi alla sua poesi – etichettata come troppo scoperta – scrive: “mi sono persuaso che gli italiani non sopportano in poesia la vita senza averla preventivamente uccisa e mummificata”.

Il professor Afribo ha accompagnato gli studenti in una caccia all’assenza e alla presenza di Petrarca nella lirica italiana del Novecento, riflettendo sulle motivazioni alla rimozione o alla citazione del Canzoniere dopo seicento anni.

Ad ascoltarlo le V Liceo del Petrarca (5A accompagnata dalla prof.ssa Troccoli, 5B con la prof.ssa Patuanelli, 5C con la prof.ssa Messere) e del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Trieste

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