“…poco mi manca oramai per diventare io stesso un bibliofilo. Umberto Saba e l’opera di Francesco Petrarca”

Il 2024 è l’anno in cui ricorrono i 650 anni dalla scomparsa di Francesco Petrarca. Il 2024 è la data che scandisce il secolo di vita della denominazione “Libreria antiquaria Umberto Saba” attribuita all’esercizio commerciale al n. 30 di via San Nicolò.

Perché eventi così lontani nel tempo e nello spazio vengono accostati a Trieste? La ragione c’è. Umberto Saba, che aspira ad essere Poeta, ma a cui «nessuno aveva parlato di buoni o di cattivi autori» ritrova, leggendo un Petrarca commentato da Giacomo Leopardi, «il filo d’oro della tradizione italiana». Egli attribuisce alle raccolte poetiche che via via alimentano la propria autobiografia in versi, il titolo Canzoniere, lo stesso adottato per la raccolta dei Fragmenta dell’umanista.

Nello sforzo per raggiungere l’indipendenza economica per sé e per la famiglia, il giovane poeta diventa libraio antiquario, conquistando negli anni una competenza che ne fa il punto di riferimento degli uomini di cultura triestini e dei poeti italiani con cui avvia una corrispondenza.

A Petrarca Saba ritorna quando comincia a promuovere la vendita di manoscritti, incunaboli e libri antichi. Il poeta fa di via San Nicolò il laboratorio dove elabora i propri versi assemblandoli e ricomponendoli e, insieme, lo scrittoio del bibliografo.

L’anniversario della scomparsa di Francesco Petrarca viene celebrato a Trieste con lo sguardo aperto al nuovo che avanza nelle discipline umanistiche, con il convegno “Digital Humanities tra Paleografia e Filologia” in cui studiosi racconteranno cosa c’entri l’informatica con l’epistolario petrarchesco e con l’edizione elettronica del Canzoniere 1919 di Saba.

La presentazione della raccolta di saggi che Giacomo Debenedetti dedicò lungo una vita alla lirica di Saba, vedrà protagonista Stefano Carrai, accolto da Riccardo Cepach e Lorenzo Tommasini. Seguiranno gli «Itinerari nella Trieste di Umberto Saba e Domenico Rossetti», condotti da Riccardo Cepach e Alessandra Sirugo, un modo di visitare Trieste col naso all’insù a scorrere i luoghi cari al collezionista di opere petrarchesche e al poeta libraio.
Una sintesi anticonvenzionale sulla poesia del Novecento viene proposta da Andrea Afribo agli studenti delle ultime classi degli istituti superiori in quella che fu l’Aula di Bruno Maier alla Facoltà di Magistero..

Le due mostre «…poco mi manca oramai per diventare io stesso un bibliofilo. Umberto Saba e l’opera di Francesco Petrarca» di Alessandra Sirugo, nel Museo petrarchesco piccolomineo di via Madonna del mare e «SABA. LETTERA CAPO A’. Poesie miniate» a cura di Sergio Pancaldi e Giovanni Spano, da un’idea di Riccardo Cepach, presso il Museo LETS – Letteratura Trieste, ripercorreranno in modo complementare il rapporto tra Francesco Petrarca e Umberto Saba nei due musei letterari del Comune di Trieste.

“…poco mi manca oramai per diventare io stesso un bibliofilo”
Umberto Saba e l’opera di Francesco Petrarca
di Alessandra Sirugo

Umberto Saba ha organizzato l’ordine delle proprie poesie in una successione significativa della propria vita interiore come Francesco Petrarca nel suo Canzoniere. E noi che ne leggiamo e rileggiamo i versi, cogliendo una ricchezza che si rinnova di continuo, riconosciamo un’aura classica nel poeta che aspira a una comunione nel mondo al fine di superare lacerazioni e dolori.

La frase di Umberto Saba “…poco mi manca oramai per diventare io stesso un bibliofilo” è tratta da una lettera all’amico Aldo Fortuna a cui scrive le sue esperienze di libraio neofita.

Nella bottega di via San Nicolò Saba si costruisce una competenza nel settore della bibliografia, coltiva amicizie con letterati, artisti e critici, tra cui il pittore goriziano Vittorio Bolaffio e il poeta Virgilio Giotti.

Dagli anni ‘30 soggiorna spesso a Firenze e a Roma, conosce Eugenio Montale, Carlo Levi, Giulio Einaudi e la rete della sua clientela assume una dimensione nazionale.

Nel 1931 egli inizia a proporre in vendita alla Biblioteca Civica “Attilio Hortis”, che possiede la Raccolta petrarchesco piccolominea, acquisti rari e prestigiosi, come il manoscritto dei Trionfi di Francesco Petrarca, miniato da Felice Feliciano (1466 ca.), il codice dell’Africa (c. 1450-1475), l’esemplare dei Trionfi, con una delle rare edizioni della Leandreide di Giovanni G. Nadal, la “Griselda” stampata tra il 1491 e il 1497 nelle Fiandre.

Ingresso libero
visite guidate sabato ore 11 e mercoledì ore 16.00; scuole e gruppi possono fissare la visita guidata per appuntamento
tariffa: interi € 4.50; ridotti € 2.50
e-mail museopetrarchesco@comune.trieste.it
tel. 0406758184 / 8289

Comune di Trieste

Assessore alle politiche dell’Educazione
e della Famiglia
Maurizio De Blasio

Direzione

Dipartimento Scuola, Educazione,
Promozione turistica, culturale e sportiva
Servizio Scuola, Educazione e Biblioteche
Manuela Salvadei

Direzione scientifica

Alessandra Sirugo

Collaborazione culturale

Cinzia Bin
Romana Tommasini

Direzione organizzativa

Gloria Deotto

Collaborazione amministrativa

Marzia Bartole
Pierpaolo Messina

Foto

Civico Museo Revoltella
Vanni Napso per Daydreaming Project
Francesco Ressa – Biblioteca Statale Isontina
Università di Pavia – Centro per gli studi sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei

Grafica

Irene Sgarro per Daydreaming Project

Stampa materiali dell’allestimento

Utilgraph

Catalogo

EUT – Edizioni Università di Trieste

Comunicazione Social

Cristina Fenu, Susan Petri – Comunicazione
Servizio biblioteche del Comune di Trieste

Filmati

Teche Rai

Traduzioni

Divulgando Srl
Elisabetta Lo Giudice
Cristiano Seregni

Enti e privati prestatori

Biblioteca statale isontina di Gorizia, Civico Museo Revoltella di Trieste, Libreria antiquaria Drogheria 28 di Simone Volpato, Università di Pavia – Centro per
gli studi sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei, Università degli Studi di Trieste – Sistema Museale di Ateneo – smaTs

Si ringraziano

Mattia Acetoso, Chiara Andreatta, Associazione “Cittaviva”, Gino Belloni, Bruno Callegher, Luca Caburlotto, Cristina Cocever, Silvia Corelli, Daniela Ghiotto, Susanna Gregorat, Aulo Guagnini, Elisabetta Lo Giudice, Feliciano Medeot, Mauro Rossi, Nicoletta Trotta, Paolo Volli, Simone Volpato, Mariapia Zampa, Elisa Zilli

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Museo Petrarchesco Piccolomineo