3. “Libreria antiquaria Umberto Saba” e la Collezione Petrarchesca Piccolominea  

A Petrarca, elevato dalla storiografia locale a «nume tutelare» della cultura italiana, Saba ritorna quando comincia a promuovere la vendita di manoscritti, incunaboli e libri antichi alla Biblioteca Civica “A. Hortis”.

I manoscritti ed i libri a stampa venduti dalla Libreria antiquaria “Umberto Saba” dal 1931 al 1951, secondo quanto attesta il Libro Cassa sella Sez. Petrarchesca Piccolominea, recano le cifre e le lettere a matita che il poeta libraio apponeva nei contropiatti e nei fogli di guardia. Giacomo Braun, direttore della Biblioteca Civica dal 1922 al 1941, acquista da Saba un manoscritto dei Trionfi, seguito da componimenti di autori del Trecento. (18) Il codice, copiato e splendidamente miniato da Felice Feliciano, viene venduto insieme al codice del De Africa di Petrarca il 15 settembre 1933 per complessive £ 1500.(19) Con l’acquisto di alcuni manoscritti di opere dell’umanista aretino entrano in biblioteca i testi di autori meno conosciuti, che sono perciò sopravvissuti in pochissimi testimoni. E’ questo il caso della Leandreide del veneto Giovanni Girolamo Nadal, copiata insieme ai Trionfi e alle Perdonanze dei luoghi santi, in un codice del 1425 venduto da Saba il 21 dicembre 1937 (20). Un altro testo minore composto da Petrarca, è testimoniato nell’incunabolo del commento ai Salmi del teologo Ludolfo di Sassonia, (1295-1377). Il libro, finemente miniato, contiene i Salmi penitenziali di Francesco Petrarca, sette preghiere che si ispirano ai Salmi biblici del re d’Israele David. (23)

FRANCESCO PETRARCA, TRIONFI
FRANCESCO PETRARCA, TRIONFI

[scelta di rime]
Sec. XV (c. 1460-70), [Verona]; cm 18,8 x11,3

Il manoscritto copiato e miniato da Felice Feliciano, fu offerto in vendita dalla Libreria antiquaria Umberto Saba a Giacomo Braun, Direttore della Biblioteca Civica di Trieste, insieme al codice del De Africa il 15 settembre 1933.

BC Trieste, Museo Petrarchesco Piccolomineo ms I 5

Provenienza Acquisto Libreria antiquaria Umberto Saba

Un incunabolo molto raro, che fu stampato nelle Fiandre tra 1491 e il 1497, contiene la Storia di Griselda, l’ultima novella del Decamerone, tradotta in latino da Francesco Petrarca e inviata nell’ultima delle sue lettere a Giovanni Boccaccio. (22)

Nel secondo dopoguerra, quando alla guida della Biblioteca Civica subentra Aldo Tassini (1945-1965) Saba ha proposto manoscritti di pregio anche del Piccolomini, come il codice della Storia della Boemia, copiato tra il 1459 e il 1464 e acquistato per £ 65.000. (21)

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