Rinascimento al femminile: Laura e le sue eredi

Da mercoledì 17 gennaio a venerdì 16 marzo 2018 la cultura femminile a tutto tondo è protagonista di cinque incontri organizzati dal Museo petrarchesco piccolomineo presso la Sala Bazlen in via Rossini 4, ad illustrazione della mostra Dea del cielo o figlia di Eva? La donna nella cultura italiana tra Rinascimento e Controriforma, allestita in via Madonna del mare 13 e visitabile fino al 21 aprile. Il sottotitolo del ciclo “Laura e le sue eredi” annuncia la focalizzazione sulla vita artistica e intellettuale delle donne del Cinquecento, a cominciare dalla dama ccelebrata nel “Canzoniere” da Francesco Petrarca.

Si inizia mercoledì 17 alle 17 con Giacomo Comiati e Lorenzo Sacchini, due italianisti, che partecipano al progetto “Commenti del Petrarca nell’Italia del Rinascimento (1350-1650)” diretto dal professor Simon Gilson. I due ricercatori, giovani ma già accreditati studiosi nel Regno Unito, svolgeranno un discorso a due voci dal titolo Interpretare Laura e Petrarca. Voci femminili nel Canzoniere e nei suoi commenti rinascimentali.

Seguirà il 24 gennaio Maiko Favaro, curatore della mostra “Dea del cielo o figlia di Eva?”, attualmente Assistant Docteur in letteratura italiana presso l’Università di Friburgo, il quale terrà la sua conversazione su “Uomini che scrivono di donne nel Rinascimento”.

Il 7 febbraio ascolteremo un concerto composto da “Frottole e Recercari,” insieme a componimenti della musicista Leonora Orsini, interpretati da Duo Aquilegia, costituito da Federico Rossignoli al liuto e dalla soprano Teodora Tommasi.

Il 28 febbraio la storica dell’arte Francesca Nodari, esperta di grafica e pittura di ambito veneto dal Cinquecento, esporrà con l’ausilio di immagini una conversazione su Sofonisba Anguissola e Lavinia Fontana, protagoniste della pittura declinata al femminile nel Cinquecento.

Concluderà il ciclo il 16 marzo Bepi Santuzzo con un un intervento concomitante con l’inizio della European Day of Early Music, organizzata a Trieste da Wunderkammer. Il regista bellunese parlerà de Il segno in movimento. La danza rinascimentale attraverso i trattati dell’epoca, con dimostrazione dal vivo della ballerina Flandi Virello.

L’ingresso è libero, l’accesso privo di barriere architettoniche.

Per informazioni: Museo petrarchesco piccolomineo, tel. 040-6758184 (lunedì-sabato 8-14 )

Indirizzo mail: museopetrarchesco@comune.trieste.it

Aggiornamenti pagina face-book Museo petrarchesco piccolomineo

Notizie

Cataloghi Online

Condividi