Servizi

Il Museo partecipa al Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN), la rete delle biblioteche italiane promossa dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali con la cooperazione delle Regioni e dell’Università. Vi cataloga le accessioni moderne dal 1998, libri antichi e moderni, acquisiti prima del 1998, sono anch’essi gradualmente descritti.

Il bibliotecario fornisce informazioni, tramite ricerca nella banca dati nazionale www.sbn.it, sui libri catalogati dalle biblioteche che afferiscono a SBN. Il museo aderisce all’OPAC TSA consultabile dal portale Biblioest.

I manoscritti sono gradualmente descritti in Manus on line – Censimento dei manoscritti delle Biblioteche italiane,  le opere d’arte, i disegni, le stampe, le medaglie e i sigilli sono catalogati nel SIRPAC – Sistema informativo del Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia.

I libri del Museo Petrarchesco Piccolomineo pubblicati negli ultimi 50 anni sono ammessi al prestito, ad eccezione dei facsimili di manoscritti, delle edizioni a stampa antiche e dei repertori bibliografici.

Consultazione

Presso la Sala studio del Museo petrarchesco piccolomineo, in via Madonna del Mare 13., 3. p., negli orari di apertura (da lun. a sab. dalle ore 9 alle 13 e mercoledì anche dalle 14 alle 18) è possibile:

  • ottenere assistenza dal personale bibliotecario addetto alle collezioni antiche, il quale effettua ricerche nell’OPAC Biblioest, nel Catalogo Storico della Biblioteca Hortis: www.bibliotecacivicahortis.it; nell’Archivio digitale cartaceo, nelle principali banche dati del libro antico della rete web disponibili in linea;
  • consultare i libri manoscritti, i documenti dell’archivio del Museo e i testi antichi a stampa (pubblicazioni fino al 1830), qualora siano in buone condizioni.

privati ed enti possono richiedere informazioni e controlli catalografici per lettera, fax, e-mail: museopetrarchesco@comune.trieste.it

La consultazione è autorizzata a distanza di un giorno lavorativo dalla ricezione della richiesta. Se il volume non è in buone condizioni di conservazione, può essere proposta la lettura della copia digitale dell’edizione.

Questi testi devono essere richiesti in consultazione compilando un apposito modulo, che può essere compilato e inviato anche da casa via posta elettronica all’indirizzo: hortisantico@comune.trieste.it

La consultazione è autorizzata in considerazione dello stato di conservazione del volume. Se le condizioni dell’esemplare non sono buone, può essere proposta la lettura della copia digitale dell’edizione. La consultazione è autorizzata a distanza di un giorno lavorativo dalla ricezione della richiesta.

Riproduzioni

Non si effettuano fotocopie di manoscritti, materiale iconografico e libri antichi anteriori al 1831. Si può effettuare la riproduzione digitale dei testi fuori commercio con mezzi propri, previa compilazione di apposito modulo e autorizzazione rilasciata dal Direttore del Servizio Bibliotecario Urbano. Ci si impegna a consegnarne una copia su supporto digitale qualora si sia effettuata una riproduzione completa dell’opera.

Le copie fotostatiche dei libri moderni sono eseguite dall’operatore della biblioteca. Si effettuano fotocopie e riproduzioni digitali del patrimonio, con i limiti stabiliti dalle vigenti leggi sul diritto d’autore.

Le richieste, indirizzate alla Direzione della Biblioteca Civica “A. Hortis” (museopetrarchesco@comune.trieste.it) devono specificare le finalità della riproduzione, se sia richiesta per motivi di studio o per essere pubblicata.

È possibile anche richiedere riproduzioni dei testi e delle opere d’arte del museo al Laboratorio fotografico della Biblioteca, pagando i corrispettivi previsti dal tariffario dell’Area Cultura del Comune di Trieste (museopetrarchesco@comune.trieste.it)

Si devono corrispondere i diritti di immagine in caso di pubblicazione a fini commerciali di manoscritti, opere d’arte, stampe, disegni, medaglie, sigilli, documenti d’archivio e libri a stampa di cui il Museo detenga la sola copia superstite al mondo.

La Direzione generale biblioteche e istituti culturali DGBIC del Ministero per i beni e le attività culturali MIBAC ha sviluppato dalla fine degli anni Novanta del Novecento programmi e progetti finalizzati alla conoscenza, valorizzazione e fruizione nel web del patrimonio culturale digitalizzato posseduto e conservato presso biblioteche statali, pubbliche e di prestigiose istituzioni culturali italiane. Il portale Internet Culturale. Cataloghi e collezioni digitali delle biblioteche italiane, affidato alle cure e diretto dall’Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane ICCU, nasce nelle intenzioni, per creare un accesso unico e integrato al patrimonio delle biblioteche italiane attraverso i Cataloghi e attraverso le Collezioni digitali delle biblioteche. Obiettivo primario di Internet Culturale è promuovere la conoscenza del patrimonio bibliografico e documentario offrendo anche approfondimenti culturali sulle raccolte librarie attraverso risorse multimediali, dedicati alla cultura letteraria, scientifica, musicale. ecc.; si propone come punto di riferimento per quanti sono portatori di interessi nel mondo del libro; in quanto aggregatore tematico italiano di contenuti digitali aspira ad accogliere i risultati di queste attività realizzate dalle biblioteche di diversa natura ammnistrativa.

 Articoli scaricabili

MEI
Material Evidence in Incunabula

Biblioteca Civica Attilio Hortis possiede 382 edizioni del XV secolo, 121 delle quali appartengono alle collezioni di Museo petrarchesco piccolomineo. Tali edizioni, definite Incunaboli, sono in corso di catalogazione bibliografica nell’Indice del Servizio Bibliotecario Nazionale. I dati di esemplare vengono comunicati al CERL | Consortium of European Research Libraries e arricchiscono il database MEI | Material Evidence in Incunabula. Il database è progettato per registrare e ricercare i dati materiali dei libri stampati nel XV secolo: note di possesso, decorazione, legatura, postille, timbri, prezzi, e così via.

MEI è collegato all’ ISTC | Incunabula Short Title Catalogue della British Library  dal quale prende i dati bibliografici, permettendo all’utente di combinare la ricerca su dati bibliografici (estratti da ISTC) e su quelli materiali. Questo thesaurus raccoglie i dati di esemplare e le notizie sui possessori degli incunaboli presenti nelle biblioteche di ricerca su scala mondiale e le mette in relazione in modo comparativo, in modo da offrire agli storici del libro antico la possibilità di ricostruire la storia complessa delle relazioni intercorse fra le antiche biblioteche, gli studiosi che hanno apposto le loro note manoscritte sugli esemplari posseduti e i collezionisti.

Il progetto è ideato e curato da Cristina Dondi, Oakeshott Senior Research Fellow in the Humanities del Lincoln College University of Oxford e Segretario del Consortium of European Research Libraries.

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