Il sogno del Petrarca Nazionale dopo l’Unità

Sabato 15 febbraio 2020, alle 17.00 presso l’Auditorium del Museo Revoltella, in via Diaz 27, Monica Bertè docente di Filologia della Letteratura Italiana presso l’Università degli Studi di Chieti-Pescara “Gabriele D’Annunzio”, parlerà sul tema “Il sogno del Petrarca Nazionale dopo l’Unità”.

La conversazione è dedicata al clima culturale postrisorgimentale, quando le istituzioni culturali del Paese vollero alimentare negli Italiani il sentimento di appartenenza ad una tradizione culturale condivisa. Intorno alle grandi personalità della cultura, si crearono dei miti nazionali, facendo riemergere quel passato in cui l’Italia aveva raggiunto il primato culturale e civile. In quell’ambiente ebbe un ruolo di protagonista anche Attilio Hortis (1850-1926), direttore della Biblioteca Civica di Trieste. L’incontro, il quinto del ciclo “Il Petrarca che rimane: ricezione, mito, suggestioni”, organizzato dal Museo petrarchesco piccolomineo per illustrare la mostra in corso in via Madonna del mare 13, sarà l’occasione per ascoltare a Trieste la voce di una filologa inserita nei principali filoni della ricerca sulla Letteratura del Trecento. Monica Bertè infatti ha dato alle stampe “Intendami chi può” il Sogno del Petrarca nazionale nelle ricorrenze dall’Unità ad oggi” (Edizioni dell’Altana 2004), ma è nota soprattutto per aver pubblicato, nell’Edizione Nazionale delle opere, l’epistolario dell’ultimo periodo della vita del Poeta in collaborazione con Silvia Rizzo (Res Seniles, Le Lettere 2009-2019). La studiosa è autrice, fra l’altro, di Petrarca lettore di Svetonio (Università degli Studi di Messina 2011). Di recente ha pubblicato, per i tipi de Il Mulino, La filologia medievale e umanistica (2017), in collaborazioone con Marco Petoletti.

L’incontro, a ingresso libero, sarà ripreso dall’Ufficio Immagini del Comune di Trieste e quindi caricato sul Canale You Tube dell’ente.

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Museo Petrarchesco Piccolomineo